La Dipendenza Affettiva è un disagio della sfera emotiva e relazionale caratterizzato dalla centralità di un “oggetto d’amore” verso il quale il soggetto dipendente nutre sentimenti disfunzionali di esclusività. L’amore diventa ossessione e sofferenza perciò la persona si sente incapace di interrompere la relazione e fare a meno dell’altro.
Come accade per le dipendenze da sostanze e in altre dipendenze “senza droga” (internet, shopping ecc.), si evidenziano fenomeni di astinenza, assuefazione, tolleranza e di craving con conseguenze sul piano cognitivo, emozionale e del comportamento.
E.M. Secci, terapeuta ad approccio strategico esperto di dipendenze, descrive la Dipendenza Affettiva attraverso 4 schemi:
- Dipendenza basata sul rifiuto: il rifiuto si configura come una tentata soluzione attraverso la quale la persona cerca di farsi accettare dall’altro.
- Dipendenza distimica: si basa sull’idea della persona di non valere nulla e di non meritare nulla. Tendenzialmente la scelta ricade su partner svalutanti.
- Dipendenza da senso di colpa: il partner viene percepito come incapace e bisognoso di aiuto. Questo produce senso di colpa che genera a sua volta un circolo vizioso che impedisce alla persona di separarsi.
- Dipendenza compensatoria: I partner si scelgono per compensare o nascondere un problema/un segreto mai reso noto. Si tratta spesso di partner molto invischiati con le proprie famiglie di origine.